السلام عليكم ورحمة الله وبركاته :-
Il corpo e la pace del cuore
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Il corpo e la pace del cuore: considerazioni di spiritualità musulmana
L’obiettivo fondamentale della vita e dell’al di là di ogni musulmano è quello di entrare nella pace di Dio, di Allah (SWT); tutta la sua vita deve consistere nello sforzo di essere in pace con Lui, l’Altissimo. D’altra parte la pace, in arabo al-Salam, è proprio uno dei nomi del Paradiso. Il musulmano è quotidianamente alla ricerca della salamat-al-nafs, ovvero della pace interiore. Nafs è a questo proposito una parola molto importante. Molti musulmani restano incerti circa la traduzione di questa parola, che può; avere diversi significati come accade spesso nella lingua araba. Alcuni traducono nafs con “persona”, altri col termine “anima”. Il corpo in arabo è al-jasad, e lo spirito al-ruh, quando al-ruh è nel jasad, cioè nel corpo, allora abbiamo al-nafs, ovvero l’”essere”. Il nostro lavoro in quanto musulmani è di tazqyat al-nafs, ossia quello di tornare alla nostra interiorità, ritrovare in noi il ruh, lo spirito, e lavorare per renderlo più puro, migliore. L’Islam coincide proprio con questo lavoro di purificazione di se stessi, del proprio essere, e la nozione di purità, al-tahara, è sia fisica che spirituale[1].
importante in qualità di musulmani ascoltare le esigenze del nostro corpo perché dobbiamo:
• Dargli il giusto riposo che ci permette di rimanere equilibrati
• Rispettare i limiti ed evitare gli eccessi di cibo, perché una sua smoderata consumazione impedisce all’uomo di pensare e di lavorare correttamente.
• Ascoltare il proprio istinto, quella “chiamata” che il nostro corpo ha nei confronti dell’altro sesso. Qualcosa di naturale, ma non tutto ciò che è naturale è positivo se non sappiamo gestirlo con responsabilità. È questo a cui Allah (SWT) ci chiama, a saper gestire con responsabilità la nostra sessualità, la quale è dono di Dio, frutto del Suo amore per l’umanità, è qualcosa che deve essere inserita all’interno di un contesto matrimoniale, da vivere senza alcun senso di colpevolezza, anzi, è considerata dall’Islam un atto d’adorazione e di devozione, alla pari di un elemosina, secondo quanto affermato dal amato nostro Profeta Muhammad (pbsl).
L’Islam intende educare il musulmano affinché si distingua tra la gente non soltanto per le sue buone azioni ma anche per il suo aspetto esteriore, per il suo modo di vestire e per la decenza del suo comportamento. Il musulmano ha la responsabilità di costituire l’esempio concreto del meraviglioso Messaggio di cui è portatore. Il Profeta (pbsl) considerava un aspetto esteriore trascurato e trasandato come una forma di bruttezza, qualcosa di biasimevole e di fortemente vietato dall’Islam. Il vero musulmano, infatti, non trascura se stesso, indipendentemente da quanto egli possa esser impegnato dalla sua pratica religiosa, dal suo lavoro o dalla sua famiglia, perché l’aspetto esteriore di un essere umano nell’Islam non può; esser separato dalla sua natura interiore. Il musulmano è colui che fa del suo meglio per trovare un equilibrio tra i bisogni del suo corpo, della sua mente e della sua anima. In questa ricerca del giusto equilibrio egli segue l’esempio del Profeta Muhammad (pbsl). Un giorno egli chiese ad Abdullah ibn Amr ibn al- Ass:
E’ vero che digiuni tutto il giorno e rimani sveglio tutta la notte in preghiera?. Egli rispose “Si, è vero, Messaggero di Allah”. Allora il Profeta gli disse: “Non farlo. Digiuna e rompi il tuo digiuno, dormi e poi svegliati. Perché il tuo corpo ha un diritto su di te, i tuoi occhi hanno un diritto su di te, tua moglie ha un diritto su di te, e coloro che ti rendono visita hanno un diritto su di te”(Bukhari e Muslim).
Il musulmano si prende cura assidua del proprio corpo, promuovendo attivamente la propria buona salute e forza. La cura del proprio corpo è parte integrante della fitra[2], secondo quanto affermato da Muhammad(pbsl):
Cinque cose sono parti integranti della fitra: la circoncisione, la rimozione dei peli pubici, la rimozione dei peli dalle ascelle, il taglio delle unghie e quello dei baffi (Bukhari e Muslim).
Tutto nel suo stile di vita dovrebbe avere lo scopo di promuovere la propria salute ed energia. Il musulmano va a riposare presto la notte e si risveglia presto al mattino. ; moderato nella sua assunzione di cibo e di bevande, in accordo con quanto affermato da Allah (SWT) nel Corano
“…Mangiate e bevete, ma senza eccessi, ché Allah non ama chi eccede” (Corano 7:31).
Il musulmano si distingue per la sua pulizia, avendo un alto livello d’igiene personale, e lava frequentemente il proprio corpo secondo l’insegnamento del Profeta (pbsl), il quale incoraggiava la gente all’igiene del proprio corpo e a profumarsi, specialmente il Venerdi; (quest’ultimo invito era rivolto agli uomini):
Fate un bagno il venerdi; e lavate le vostre teste, anche se non siete in stato di janāba (d’impurità derivata da un rapporto sessuale), e profumatevi (Bukhari).
L’Islam incoraggiava i suoi seguaci ad essere sempre puliti, a profumare le proprie vesti e ad assicurare che i loro corpi sentissero sempre di fresco e di pulito. Anas ibn Malik disse una volta del Profeta:
Non ho mai sentito dell’ambra o del muschio che avesse un odore migliore di quello del Messaggero di Allah (pbsl).
Il musulmano “ideale” si prende frequente cura della propria bocca, nessun odore sgradevole dovrebbe provenire dal suo cavo orale. L’interesse di Muhammad (pbsl) per l’igiene orale era cosi; forte che un giorno disse:
Se non fosse per il fatto che non voglio sovraccaricare la mia Umma, le avrei ordinato di usare il siwak[3] prima di ogni preghiera (Bukhari e Muslim).
Il musulmano si interessa anche del proprio abbigliamento, secondo le regole della moderazione, soprattutto qualora debba incontrare altri fratelli o rendergli visita. Il Profeta faceva in modo d’essere di bella presenza dinanzi ai suoi Compagni, alla sua famiglia e soprattutto nei casi in cui riceveva qualche delegazione straniera. Ibn Saed riporta nella sua Rrma al-Tabaqat che Jundab ibn Makeeth disse:
Ogniqualvolta una delegazione rendeva visita al Messaggero di Dio (pbsl), egli indossava le sue vesti migliori e ordinava ai suoi Compagni di fare lo stesso. Vidi il Profeta nel giorno in cui la delegazione di Kindah venne a rendergli visita; indossava un abito yemenita, e Abu Bakr e Umar vestivano in modo analogo”.
Un giorno Muhammad disse a sua moglie Aisha (rAa):
“Quando un uomo esce di casa per incontrare i suoi fratelli, lascia che si prepari in maniera appropriata, perché Allah è bello ed Egli ama la bellezza”. [4]
Dopo la morte ci sarà chiesto che cosa abbiamo fatto durante la nostra vita terrena del nostro corpo, della nostra salute. Dobbiamo fare quindi tutto quello che è in nostro possesso per proteggere e curare il corpo che Dio in tutta la sua Misericordia ci ha donato. Non è possibile accettare nell’Islam la mancanza d’igiene e la negligenza nei confronti della propria salute, perché quando parliamo del corpo nell’Islam, parliamo di un lavoro di avvicinamento al Divino, ad Allah (SWT).
Tutto ciò ci fa capire come nell’Islam il semplice fatto d’essere, d’esistere, corrisponde ad un lavoro d‘educazione di se stessi. Allah (SWT) ha infatti dato ad ognuno di noi quell’aspirazione, quell’orientamento che ci porta e che ci spinge verso il trascendente, verso Allah (SWT) ovvero la fitra, e le Rivelazioni che Egli ha inviato nel corso della storia all’umanità, segno di amore nei confronti della creatura umana e del creato intero, hanno avuto come scopo quello di risvegliare nell’essere umano proprio la fiamma della fitra . Il musulmano che ha raggiunto l’età della maturità e che è dunque baligh, ovvero ormai pubere, ha il dovere, per l’Islam, di divenire un essere mukallaf, ovvero un individuo responsabile, che sa che Allah (SWT) si aspetta qualcosa da lui. L’Islam promuove l’educazione di se stessi a tutti i livelli della personalità anche, come abbiamo visto, a livello fisico. Allah (SWT) ci chiede di imparare ad esprimere ciò; che in noi vi è di positivo e di imparare a gestire responsabilmente quello che vi è di potenzialmente negativo, come la collera, la violenza, la sete di potere. È questo il vero jihad della nostra vita, è un jihad interiore, lo sforzo per passare dal conflitto interiore alla pace e all’armonia con Allah (SWT)Collegati | .
WA-AS-SALAAM 3LAYKOM WA R7MATUALLAH
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الله يعطيك ألف عافية
موضوع قمة الابداع
بانتظار ابداعاتك
احترامي
شكرا لمرورك على موضوعي وهذا شرف لي ووسام على صدري .